Analisi e progetti


Viste le buone basi di partenza del territorio sul fronte ambientale e dei servizi, il progetto si fonda sia su queste caratteristiche che sull’ecocompatibilità, le attività partecipate e la loro diffusione tramite le nuove tecnologie.

L’elemento caratterizzante del progetto, denominato Casella Altavita, è quello della valorizzazione del patrimonio paesaggistico e paesistico e il miglioramento della qualità ambientale e della vita, obiettivo che si può raggiungere mettendo a sistema le risorse naturali esistenti, valorizzando la loro fruizione turistica e sostenendo interventi di sviluppo delle potenzialità turistico-fruitive (didattica, escursionistica, sportiva). In particolare si mira al potenziamento e all’implementazione dei servizi per il tempo libero. I principali destinatari del progetto sono i residenti nel comune, ma anche gli utilizzatori provenienti dall’area metropolitana genovese, vista la collocazione di Casella nell’immediato retroterra. Ma non solo: il progetto si rivolge anche a associazioni, federazioni e gruppi sportivi provenienti da fuori il territorio, che possono trovare spazi e strutture adeguate sia per il tempo libero e il leisure che per la pratica sportiva.

Altro punto forte del territorio di Casella, è la sua posizione baricentrica sia a livello provinciale che regionale. Il comune si colloca lungo due direttrici principali: una rispetto all’autostrada A7, che permette l’accesso dalla costa ligure e da Lombardia e Piemonte, e l’altra trasversale, l’altra lungo la Provinciale 226 che percorre l’Alta Valle Scrivia. Senza contare il già citato trenino di Casella che collega direttamente la cittadina con Genova, percorso che unisce la funzionalità del trasporto alla valorizzazione culturale del territorio. In ogni caso, al di là di queste ultime considerazioni, Casella ha ottime prospettive di sviluppo soprattutto grazie al fatto che, pur sorgendo in un’area dell’entroterra (con i relativi vantaggi sul fronte qualità della vita e dell’ambiente), è influenzata da un modello di cultura metropolitana derivante dalla vicinanza e dalla facilità di collegamento con Genova. Non a caso, Casella sotto il profilo dei residenti ha una popolazione più giovane rispetto alla media della Valle Scrivia e dell’intero entroterra ligure. In sostanza, si tratta di un territorio che già di per sé vanta un substrato favorevole alla promozione dei progetti di sviluppo locale.

Il valore aggiunto del progetto si rintraccia nella progettazione che mira a coinvolgere sia i residenti che i fruitori più o meno regolari delle strutture offerte. Inoltre, l’ascolto dei possibili stakeholder si avvale anche delle nuove tecnologie e della diffusione in rete dei progetti (per esempio, con gruppi dedicati su Facebook). Un secondo aspetto è l’alta eco-compatibilità, rivolta a promuovere progetti di riconversione e riqualificazione di aree sottoutilizzate, che possono così tornare a essere risorse per il territorio.

Gli attori coinvolti nel progetto sono i residenti e i rappresentanti del Comune, le associazioni di categoria e la Provincia. A questi si aggiungono altri soggetti che potrebbero trarre benefici dal progetto, in particolare i comuni limitrofi, la società Trenino di Casella, l’Ente Parco dell’Antola, nonché tutti i residenti e le attività economiche in Alta Valle Scrivia.

Risultati attesi sono il potenziamento e valorizzazione dei punti di accoglienza, la riqualificazione dei contesti di valore storico ambientale, il potenziamento delle attività commerciali e di ristorazione e la realizzazione di nuove strutture per sport ed eventi. Funzionali per avviare un'attività col tessuto urbano locale della valle, facendo di Casella la “Porta del Parco Naturale dell’Antola”, valorizzandone la posizione e promuovendone il ruolo polo di attrazione.

A tal proposito un secondo gruppo di azioni suggerite si è rivolto al potenziamento della rete degli impianti sportivi, alla creazione e valorizzazione di sentieri di collegamento e piste ciclabili, interventi che devono procedere in parallelo al potenziamento e allo sviluppo di un sistema di ristorazione e di ricettività in grado di ampliare l’offerta a disposizione. Uno dei punti più importanti da considerare è la grande varietà e differenza dei fruitori dei servizi e delle attrattive. Da un lato occorre rispondere a una cittadinanza residente sempre più esigente, in secondo luogo bisogna considerare gli abitanti delle zone circostanti. A medio raggio invece si ampliano le prospettive, considerando l’estensione al bacino genovese che garantisce un turismo più occasionale . A questi fruitori si aggiungono anche gli utenti a lungo raggio, soggetti interessati all’ attrattività sportiva e naturalistica e le aziende che possono fruire dell’Area Expò per eventi e meeting.

I risultati della fase partecipata aperta alla cittadinanza sono stati oggetto di rielaborazione da parte del gruppo di lavoro, che ha proposto una serie di sotto-progetti: la Colonia di Monte Maggio, il Prato e la zona Expò e la Porta di Casella. La Colonia di Monte Maggio è un sito dismesso risalente agli anni Venti del XX secolo, destinato a centro di accoglienza turistica per l’infanzia. Le opzioni di rilancio vertono su due prospettive: la prima è quella di riprendere la funzione originale, indirizzandosi al target delle famiglie e realizzando un centro turistico estivo per l’infanzia.

La seconda si rivolge a un turismo orientato alla combinazione di una struttura ricettiva con centro benessere o spa che possa offrire opportunità di pratica sportiva ed escursionistica, ma anche abbia un collegamento con la zona Expo. Un secondo progetto è la valorizzazione del prato in prossimità del campo sportivo e la zona Expo. A tal proposito va detto che la zona fruisce di un “sistema prato” già efficace che garantisce un afflusso turistico soprattutto nella stagione estiva e nei week end.

Il sito conta poi due punti di estremo pregio, ovvero il campo sportivo e la zona Expo. Il campo sportivo può divenire importante polo di attrazione: realizzato in occasione dei Mondiali di calcio di Italia ’90, è una struttura omologata e regolamentare in grado di ospitare manifestazioni e ritiri sportivi anche per società di rilievo. La zona Expo è da tempo un polo economico che permette alle aziende locali di usufruire di un’area per manifestazioni espositive e che potrebbe espandersi alle realtà dell’area genovese o del Basso Piemonte.

Il terzo progetto vede infine la realizzazione della Porta di Casella, ovvero la riqualificazione delle aree immediatamente adiacenti alla stazione ferroviaria che potrebbero contare anche di una rivalorizzazione simbolica, proprio in quanto punto di arrivo del caratteristico trenino e punto di accesso al paese e a tutta la valle intorno. Questo progetto promuove anche la costruzione di un autentico senso di vallata grazie alla prospettiva di una costruzione partecipata dell’intervento, per esempio attraverso il coinvolgimento della scuola e degli istituti limitrofi.

 

Elementi salienti del progetto sono Finalità del progetto Principali destinatari del progetto
alta qualità dell’ambiente potenziamento ed implementazione dei servizi per il tempo libero residenti nel comune e nell’area metropolitana genovese
alta qualità dei servizi miglioramento qualità ambientale associazioni
eco compatibilità valorizzazione paesistica puntuale e diffusa federazioni e gruppi sportivi
attività partecipate    
diffusione tramite internet    

 Tra le prime ipotesi progettuali sono state considerate:

  1. Il percorso pedonale escursionistico
  2. Le aree da ricoltivare
  3. Le aziende agricole
  4. Le strade carrabili

 Valle Scrivia - Vallle Scrivia Altavita

Per approfondire scarica l’intero fascicolo
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