Interventi sperimentali per il risparmio energetico

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Nell’ambito del progetto “Contratto di Quartiere II” ha avuto una grande rilevanza la parte degli interventi definite sperimentali per il risparmio energetico. Tali lavorazioni sono state eseguite sugli immobili di proprietà di ARTE e improntate sulla sostenibilità ambientale e all’uso di tecnologie energetiche alternative.

Con l’attivazione del progetto ambientale, sono stati effettuati interventi volti al risparmio energetico, alla rimozione dell’amianto, all’utilizzo di materiali ecologici e al complessivo miglioramento della qualità ambientale ed energetica degli edifici interessati. Ciò ha permesso di realizzare opere innovative quali serre solari, cappotti termici totalmente in sughero, isolanti in fiocchi di cellulosa, sistema fotovoltaico, realizzando di fatto la trasformazione degli edifici destinati a case popolari in palazzi avveniristici dotati delle tecnologie più moderne. In particolare, hanno suscitato interesse e curiosità, le “serre solari”, sistemi solari passivi che ottengono il riscaldamento naturale dell’edificio. È un sistema che si può adottare nel caso di palazzi con più piani.

A livello visivo “le serre solari” appaiono come semplici verande a chiusura di balconi esistenti dove tuttavia tramite bocchette di areazione è possibile far circolare l’aria per convezione. Completa il sistema la regolazione del tradizionale impianto di riscaldamento che si può ridurre in rapporto ai guadagni solari gratuiti, permettendo così un risparmi energetico effettivo.
Nel settembre 2013, ARTE ha incaricato il Dipartimento di Scienze per l’Architettura dell’Università di Genova, di effettuare uno studio riguardante il monito delle prestazioni delle soluzioni tecnologiche sperimentali adottate nell’intervento di riqualificazione sostenibile di Piazzale Moroni con particolare riferimento ai sistemi solari passivi. Lo studio ha dimostrato che negli appartamenti dotati di tali sistemi innovativi non si sono rilevati problemi di surriscaldamento estivo.

Nel periodo invernale, in presenza di temperature nella norma, a fronte di un corretto uso degli strumenti di cui gli immobili sono dotati, gli abitanti raramente hanno avvertito la necessità di accendere il riscaldamento. Lo studio ha anche predisposto un manuale d’uso delle nuove tecnologie per gli occupanti degli appartamenti interessati dalle lavorazioni sperimentali.

Le opere sperimentali sono state finanziate dal Ministero delle Infrastrutture per complessivi euro 935.000 e hanno interessato i palazzi di via Grandi, via Roveda, via Chiavella e piazzale Moroni.