Analisi e progetti

  • Stampa

Visto il grave livello di spopolamento e le caratteristiche della zona, tipicamente montane, le risposte individuate dal Laboratorio puntano alla valorizzazione delle ricchezze ambientali, naturali e culturali, con particolare attenzione a quest’ultimo aspetto. Nello specifico si è pensato al recupero degli edifici esistenti, favorendo interventi di manutenzione, ma anche il sorgere di nuovi insediamenti che rispettino le caratteristiche del contesto, patrimonio fondamentale della zona.

Al centro del progetto di rivitalizzazione si colloca però il potenziamento dell’Ecomuseo delle Erbe e la valorizzazione del territorio attraverso il rilancio della cultura e della tradizione della produzione della lavanda. Un’idea che coniuga la valorizzazione delle attività tradizionali con il recupero delle peculiarità montane e contadine della zona.

Il potenziamento del museo punta sulla multifunzionalità, su una sala multimediale per conferenze, ma anche su attività divulgative che sfruttino le nuove tecnologie. In proposito occorre ricordare che il Comune ha predisposto una copertura internet WiFi a banda larga, che denota una particolare attenzione per la comunicazione, nonché per la combinazione di storia e tradizioni locali con le opportunità delle nuove tecnologie.

L’utilizzo della rete vuole anche dare il via allo sviluppo di nuove occasioni e luoghi, anche virtuali, di scambio per i prodotti locali che vantano una tradizione enogastronomica di nicchia quanto d’eccellenza (formaggio, olio, miele, vino e ortaggi). Per avviare questo volano si punta a favorire il recupero delle attività agricole e, di conseguenza, a promuovere dei prodotti locali con diverse iniziative (come strade di prodotti, marchi locali).
Altro intervento funzionale alla valorizzazione – strettamente legato alla tradizione erboristica e al Museo - riguarda la mappatura dei terreni di possibile impianto delle erbe officinali per fini didattici e per la produzione di distillati.
Una serie di interventi, questi ultimi, che mirano alla creazione di nuove attività per lo sfruttamento delle risorse inespresse del territorio.

Gli elementi salienti del progetto sono Finalità del progetto Principali destinatari del progetto
 Recupero urbanistico del borgo per impedire l’attuale fenomeno di degrado  Contrastare il fenomeno di abbandono del borgo di Cosio d'Arroscia causa del degrado urbanistico Locali, cittadini e imprese agricole 
 Allargamento del Museo delle erbe officinali Creare le condizioni di vivibilità in modo da invertire lo spopolamento e garantire un costante presidio del territorio   Esterni, scuole, imprese turistiche e turisti
 Creazione di un luogo di scambio dei prodotti locali (olio, miele, vino ortaggi)    
 Mappatura dei terreni di possibile impianto delle erbe officinali per fini didattici e per la produzione di distillati    
Creazione di nuove attività rivolte allo sfruttamento delle risorse latenti presenti sul territorio comunale    

Tra le prime ipotesi progettuali sono state considerate:

  1. Il percorso pedonale escursionistico
  2. Le aree da ricoltivare
  3. Le aziende agricole
  4. Le strade carrabili

Potenziamento del Museo, recupero urbanistico, attivazione della filiera dei prodotti tipici e di quelli erboristici: interventi diversi che convergono verso un unico obiettivo, cioè il contrasto dell’abbandono del borgo di Cosio d'Arroscia e la creazione di condizioni di vivibilità, proprio per invertire la tendenza e garantire un costante presidio del territorio.

Questo anche in considerazione di una situazione naturalistica di estremo pregio, visto il clima favorevole e la combinazione tra paesaggi di alta montagna (che consentono attività turistiche ed escursionistiche) e vicinanza del mare, raggiungibile in meno di trenta minuti. A ciò si aggiungono le opportunità immobiliari, vista l’elevato numero di abitazioni da recuperare a costi concorrenziali.

I principali destinatari del progetto a livello locale sono i cittadini e le imprese agricole, mentre a livello esterno le scuole, le imprese turistiche e i turisti.

Gli attori direttamente coinvolti nel progetto sono alcuni partner francesi, la Pro loco e le aziende agricole locali. I soggetti non direttamente coinvolti che potrebbero trarre benefici dal progetto sono gli operatori nel settore del turismo ecosostenibile, nelle agenzie turistiche e nei produttori presenti in zona, senza contare le possibilità di occupazione per i giovani.

Dallo sviluppo del progetto si auspica l’innesco di un volano in grado di migliorare le condizioni socioeconomiche locali, anche grazie alle prospettive di promozione di una mentalità imprenditoriale che sia in grado di cogliere le opportunità e sfruttare al meglio le risorse.

Valle Arroscia - i luoghi delle Erbe

Per approfondire scarica l’intero fascicolo
Download this file (Cosio d'Arroscia Area di progetto.png)Cosio d'Arroscia - area di progetto[ ]3343 kB
Download this file (studi_e_analisi_cosio.pdf)Cosio e la sua valle: valorizzazione del Museo delle Erbe[ ]430 kB