Mappe e paesaggio

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Mappe e paesaggio

La rappresentazione di cui si occupa la ricerca del Progetto INNOLABS non si fonda sull’osservazione statica della condizione territoriale, ma piuttosto sulla interpretazione di tale condizione: la struttura, le potenzialità, i temi. Per l’elaborazione degli schemi grafici si è operato scegliendo alcuni temi di fondo prioritari rispetto al processo di governance, attraverso l’osservazione empirica del territorio, con appunti di viaggio, immagini fotografiche a fianco di materiali di studio e letture interpretative già elaborate o l’uso della parola scritta a supporto degli schemi grafici.

Il supporto cartografico come base di lavoro ha rivestito grande importanza: catastali, carte tecniche, carte tematiche, cartografia storica, rappresentazioni tridimensionali, cartoguide, hanno rappresentato una parte del diversificato repertorio di strumenti disponibili e richiesto elaborazioni di sintesi.

Il supporto cartografico è un mezzo per costruire una conoscenza condivisa del territorio e trasferire quanto appreso ai soggetti pubblici e privati, mettendo in moto un processo interattivo tra conoscenza, progetto e azione che assume come centrale la dimensione partecipativa.

Emerge forte, nel costruire la coscienza del territorio il tema della rappresentazione comunicativa come possibile contributo ad un percorso di costruzione di scenari per la messa in valore del patrimonio territoriale. L’efficacia di questa rappresentazione sta proprio nella capacità di coniugare fondatezza e plausibilità ‘tecnica’ con la capacità di creare nuove narrazioni con l’obiettivo di far dialogare quadro istituzionale e quadro sociale secondo un orientamento operativo offerto dall’esperienza degli “Atelier territoriali”, come proposto nell’indagine sociologica.

Ecco alcuni dei temi:

  • l’affinamento e la condivisione del percorso per MTB che descrive l’anello del Monte Caucaso, attraverso incontri con soggetti esperti, approfondendo lo studio del tracciato (sua continuità, pendenze, grado di sicurezza, gestione, costi), delle principali connessioni con la rete dei percorsi esistenti, dei servizi pubblici o di uso pubblico puntuali proponibili o ad esso collegabili
  • il miglioramento dell’accessibilità, sia a livello locale, migliorando le informazioni dei principali nodi di accesso, sia a livello sovra locale, cercando le modalità più opportune per inserire questo percorso in circuiti di livello regionale e nazionale
  • il potenziamento della conoscenza dell’inestimabile risorsa in termini naturalistici ed ambientali dell’ambito di studio, partendo dalle azioni di presidio attive e riconosciute (significativa è quella del Rifugio sul Monte Caucaso) e dal potenziamento degli aspetti floro-faunistici già individuati negli studi del SIC del Monte Caucaso (attività da condursi coordinandosi con il Servizio Parchi, Aree Protette e Biodiversità della Regione Liguria e la Provincia di Genova)
  • la valorizzazione del paesaggio montano sia considerando gli aspetti percettivi di panoramicità e di visibilità sia gli aspetti storico-culturali e delle tradizioni (come per esempio le numerose testimonianze della resistenza italiana), riconfigurandone il senso attraverso la definizione del suo ruolo come “servizio pubblico”
  • il collegamento alla fruizione turistica del fondovalle e della costa mettendo a sistema progettualità in fase di ultimazione come il completamento (giugno 2011) della ciclovia dell’ardesia che dalla foce dell’Entella, passando verso Carasco, raggiunge località Bassi nel Comune di Tribogna.
  • il coordinamento con le capacità organizzative delle strutture pubbliche, particolarmente importante in questa fase di passaggio che vede la chiusura della Comunità Montane, ma fattore determinante in tutte le politiche che hanno alti livelli di complessità e ricadute in diversi settori (turistico, produttivo, occupazionale, demografico).

Quest’ultimo aspetto è particolarmente rilevante in quanto significa valutare se le indicazioni e le scelte operative saranno in grado di contribuire a modificare i comportamenti delle comunità coinvolte, mettendo in moto un processo di riconoscimento di nuove vocazioni, anche economiche, dei territori, attraverso la riscoperta delle tradizioni locali, di cicli e procedimenti produttivi e di commercializzazione innovativi, di forme di loisir legate all’agriturismo, all’escursionismo e all’agricoltura di qualità.

 

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